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Sanzioni infedele dichiarazione: cosa si rischia?

sanzioni infedele dichiarazione

Vediamo come viene punita la dichiarazione infedele e la differenza con l’omessa dichiarazione dei redditi 

Ogni persona che vive in Italia e che durante l’anno percepisce uno o più redditi è tenuta, per Legge, a comunicarlo in modo onesto e veritiero al Fisco attraverso gli opportuni moduli, così da permettere il preciso calcolo della tassazione da pagare. Chi non lo comunica per tempo, lo omette o lo comunica in modo non veritiero commette un reato appartenente all’evasione fiscale. In questo articolo prenderemo in esame la dichiarazione dei redditi, quando viene omessa e quando viene mal compilata, parlando nello specifico delle sanzioni infedele dichiarazione e omessa dichiarazione.

La dichiarazione dei redditi è un documento fiscale e contabile che il contribuente è obbligato a compilare ogni anno presentando al Fisco i redditi che percepisce per pagare le tasse. La dichiarazione comprende tutti i redditi percepiti durante l’anno d’imposta: quelli da lavoro (autonomo o d’impresa), quelli da pensione, quelli da fabbricati e terreni, e quelli da capitale che derivano da investimenti tassati. In base a chi lo compila, esistono diversi tipi di modelli:

  • modello 730 per i dipendenti;
  • modello Unico PF per le persone fisiche titolari di partita IVA;
  • modello Unico SP per le società di persone;
  • modello Unico SC per le società di capitali;
  • modello Unico ENC per gli enti non commerciali.

Infedele dichiarazione

La dichiarazione infedele è una dichiarazione che non corrisponde pienamente al vero, che indica cioè un reddito più basso del reale per diminuire la tassazione da pagare attraverso l’inserimento di passività inesistenti oppure non riportando tutto l’ammontare effettivo dei redditi percepiti. Si tratta di un’azione che può essere commessa con piena intenzione di frodare (quindi con dolo) o con colpa per negligenza del contribuente che involontariamente commette errori di compilazione.

Prima che il Fisco inizi i controlli, emettendo poi l’avviso di accertamento, il contribuente se si rende conto dell’errore commesso, può tentare di riparare attraverso il ravvedimento operoso con il quale è possibile rimediare regolarizzando i versamenti omessi oppure non sufficienti, ottenendo una riduzione delle sanzioni.

Sanzioni infedele dichiarazione

Le sanzioni infedele dichiarazioni sono diverse in base all’ammontare dell’evaso:

  • sanzioni amministrative: qualora non vengano superate le soglie di evasione, l’illecito viene punito con sanzioni pecuniarie, ossia con una maggiorazione che va dal 90% al 180% della maggior imposta dovuta, con un minimo di 200,00 Euro;
  • sanzioni penali: l’infedele dichiarazione diventa reato se si superano le soglie di evasione e cioè quando l’imposta evasa è superiore a 100mila Euro; quando gli elementi attivi sottratti a tassazione superano i 2 milioni di Euro; oppure quando l’ammontare del reddito non dichiarato supera di almeno il 10% il valore degli elementi attivi indicati nella dichiarazione. Le sanzioni infedele dichiarazione in questi casi prevedono la reclusione da un minimo di due anni ad un massimo di quattro anni e sei mesi.

Omessa dichiarazione

Il contribuente che volontariamente decide di non comunicare i propri redditi al Fisco così da non dover pagare le tasse commette il reato di omessa dichiarazione dei redditi. L’omissione di dichiarazione riguarda sia le imposte dirette (IRPEF, IRES, IRAP) che le imposte indirette come l’IVA e si configura quando:

  • la dichiarazione dei redditi viene presentata con un ritardo superiore a 90 giorni dalla data di scadenza;
  • la dichiarazione non viene sottoscritta;
  • la dichiarazione viene redatta su modelli stampati non conformi a quelli ministeriali.

Sanzioni omessa dichiarazione

Come per le sanzioni dichiarazione infedele, anche in caso di omessa dichiarazione sono previste sanzioni amministrative o penali in base al superamento o meno di determinate soglie:

  • sanzioni amministrative: se non si superano le soglie di omissione l’illecito viene punito con la sola sanzione pecuniaria, ossia una multa che va dal 120% al 240% delle imposte dovute;
  • sanzioni penali: quando l’ammontare dell’evaso supera i 50mila Euro il reato viene punito con la reclusione da un minimo di un anno e sei mesi al massimo di quattro anni.

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