Tutti i contribuenti che durante l’anno percepiscono uno o più redditi sono tenuti per Legge a presentare al Fisco le opportune dichiarazioni, indicando l’ammontare dei redditi così da poter calcolare la tassazione da versare. Chi la compila in modo errato al fine di diminuire l’entità del dovuto o non la compila affatto così da eliminare il prelievo fiscale commette un reato. Oggi parliamo di omessa dichiarazione dei redditi per più anni, quali sono le pene e dopo quanto scatta la prescrizione.
Illecito appartenente al reato di evasione fiscale, l’omessa dichiarazione dei redditi viene punita con sanzioni amministrative o penali in base all’ammontare dell’evaso. Si tratta di un reato proprio e quindi solo un cittadino che ha l’obbligo di presentare annualmente la dichiarazione dei redditi lo può commettere.
La dichiarazione dei redditi è un documento contabile che ogni cittadino che percepisca un reddito deve compilare e comprende ogni tipo di reddito o di bene che fa reddito: quelli del lavoro, autonomo o dipendente, quelli della pensione, quelli di case, terreni o fabbricati e quelli derivanti da investimenti tassati.
La dichiarazione si considera omessa quando:
In caso di omessa dichiarazione dei redditi per più anni i termini di decadenza dell’accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate dipende dall’illecito commesso.
Se la dichiarazione dei redditi non è mai stata presentata, la decadenza dei controlli fiscali scatta:
In caso invece di dichiarazione dei redditi infedele, la decadenza dei controlli fiscali scatta:
L’omessa dichiarazione dei redditi, se non si superano le soglie di omissione, viene punita con la sola sanzione amministrativa, una multa cioè che va dal 120% al 240% delle imposte dovute. La mancata dichiarazione diventa reato quando il contribuente che evade le imposte sui redditi o Iva e non presenta le dichiarazioni relative per imposte evase o la dichiarazione di sostituto d’imposta (modello 770) per un ammontare di 50mila euro e la pena è la reclusione da un minimo di un anno e sei mesi al massimo di quattro anni.
I beni giuridici tutelati sono la trasparenza fiscale e l’interesse economico dell’Erario (anche se il reato si configura soprattutto per tutelare quest’ultimo), la procedibilità è d’ufficio, il reato si prescrive in 8 anni dal momento di consumazione del reato ossia allo scadere dei 90 giorni ulteriori concessi al contribuente per inviare la dichiarazione qualora non venga presentata entro il termine ordinario.
Studio Legale Magnarelli guidato dall’Avvocato Lorenzo Magnarelli, studioso di Diritto Penale e di Diritto Processuale Penale, svolge esclusivamente attività difensiva procedimentale, ha sedi a Milano, Roma, Mestre, Latina e Sonnino e opera su tutto il territorio italiano.
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