I contribuenti che nascondono o diminuiscono l’imponibile effettivo sul quale dovrebbe essere calcolato un determinato contributo, commettono un reato. Scopriamo insieme l’evasione fiscale sanzioni penali e quando scatta la prescrizione.
In alcuni casi l’evasione fiscale viene punita con la sola sanzione amministrativa, in genere proporzionata all’illecito commesso – in particolare per le violazioni relative ai versamenti diretti, all’IVA, per le imposte catastali, di bollo e sui redditi. In altri casi, invece, è punita molto severamente con sanzioni di natura penale – in particolare nei casi di dichiarazioni false, emissione di fatture false, omesso versamento dell’Iva o occultamento dei documenti contabili.
Le violazioni tributarie diventano reato quando la Legge, considerandole di particolare gravità per il danno all’Erario, ritiene insufficienti le sanzioni amministrative e quindi applica quelle previste dal Codice Penale. Le sanzioni penali in ambito tributario possono scaturire sia da comportamenti illeciti, ma anche, nella maggior parte dei casi, dal superamento di determinate soglie di imposta evasa che cambiano a seconda del tipo di imposta e di illecito.
Le sanzioni penali sono personali, quindi non si tramandano agli eredi, e si applicano solo alle persone fisiche, non anche agli Enti. Non è quindi possibile che un soggetto diverso da quello che ha commesso l’illecito possa rispondere della sanzione.
Per Ditte Individuali o persone fisiche, risponde del reato il soggetto (l’imprenditore) che ha commesso l’illecito. Per le società rispondono dell’illecito i rappresentanti legali ovvero amministratori e presidenti o chi è munito di specifica delega per l’espletamento delle funzioni amministrative. Ovviamente in sede di accertamento verranno effettuate indagini per determinare il reale titolare della società o se vi siano prestanomi.
Il reato di evasione fiscale si estingue con la prescrizione che varia a seconda di quale sia la condotta illecita posta in essere. L’omesso versamento, le indebite compensazioni e la sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte si prescrivono in 6 anni, che in caso di interruzione diventano 7 e mezzo. I reati inerenti alle violazione sulle imposte sui redditi e sull’IVA si prescrivono in 8 anni dal momento in cui il reato si intende consumato, 10 in caso di interruzione.
Essendo diversi gli illeciti tributari, il termine in cui il reato si intende commesso cambia di volta in volta:
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