L’ordinamento Italiano prevede tre gradi di giudizio: il primo dinanzi al Tribunale o al Giudice di Pace, il secondo presso la Corte d’Appello o al Tribunale (se in primo grado la competenza era del Giudice di Pace) ed il terzo affidato alla Corte di Cassazione. Dinnanzi alla Cassazione e alle Giurisdizioni Superiori, può esercitare solo un patrocinante in cassazione.
Per abilitarsi come tale occorrono particolari requisiti secondo le disposizioni contenute nella Legge 247/2012:
La corte di Cassazione è il più alto organo giurisdizionale in Italia, l’ultimo, oltre il quale non c’è altro, quindi, se si viene condannati in questa sede, il processo può dirsi concluso definitivamente: non si può adire un altro giudice per far valere le proprie ragioni.
Mentre nei primi due gradi di giudizio, in Tribunale e in Corte d’Appello, si discute l’oggetto della causa, discutendo dei fatti e delle norme di diritto che si devono applicare, nel terzo grado, in Cassazione, non si entra nel merito della causa, ma si verifica se c’è stato uno svolgimento legittimo e corretto del processo.
La legge impone alla Suprema Corte di verificare la regolarità della sentenza impugnata, vietandole di mettere in discussione la ricostruzione storica dei fatti così come è stata resa dinanzi al giudice precedente. Facendo ricorso in questa ultima sede, vengono verificati che tutti i requisiti di forma e di diritto siano stati rigorosamente rispettati, giudicando solo i profili di legittimità del processo e non la sentenza.
Il compito della Corte di Cassazione è quindi quello di verificare che la Legge non sia stata violata nel corso di tutto il processo. Data la complessità del giudizio di Cassazione, è necessario che venga condotto da avvocati molto preparati e altamente competenti.
Si può fare ricorso in Cassazione solo alla presenza dei requisiti di legittimazione e interesse a impugnare: è legittimato a fare ricorso solo la parte processuale che si è costituita nel grado precedente e ne ha interesse solo chi è risultato soccombente. Il ricorso può essere preparato esclusivamente da un avvocato patrocinante in cassazione e cioè abilitato al patrocinio davanti alle Magistrature Superiori. Soltanto le sentenze che presentano specifiche ragioni previste dalla Legge possono essere ammesse in Cassazione.
Ora sai che presentare atti giudiziari, offrire assistenza legale o discutere una causa dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione non è direttamente consentito a tutti gli avvocati. L’ Avvocato Penalista Lorenzo Magnarelli è iscritto all’Albo Speciale degli Avvocati abilitati davanti alle Magistrature Superiori e lo Studio ha fornito assistenza legale in svariati procedimenti, ha redatto Ricorsi per Cassazione in molti ambiti del diritto penale, partecipando a udienze sia pubbliche che camerali davanti alla Suprema Corte di Cassazione.
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