Omicidio colposo: cosa si rischia

Scopriamo cos’è l’omicidio colposo e quali sono le pene

Disciplinato dall’articolo 589 del Codice Penale, l’omicidio colposo è il reato commesso da chi procura, non per intenzione ma per colpa, la morte di qualcun altro. Pur non trattandosi di morte intenzionale, il nostro ordinamento giuridico reputa il fatto di privare qualcuno del bene vita una cosa intollerabile che deve necessariamente avere ripercussioni penali.

“Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a sette anni. Se il fatto è commesso nell’esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato o di un’arte sanitaria, la pena è della reclusione da tre a dieci anni.

Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici.”

Cos’è l’omicidio colposo

L’omicidio colposo (o contro l’intenzione) si verifica quando viene procurata una morte non voluta a causa di una condotta negligente, inesperta o imprudente, oppure inosservante delle leggi e dei regolamenti. La colpa è quindi l’elemento caratterizzante del reato e anche quello che lo differisce dall’omicidio doloso (articolo 575 del Codice Penale) in cui è manifesta la volontà di procurare direttamente l’uccisione del soggetto passivo e dall’omicidio preterintenzionale (ex articolo 584 del Codice Penale) in cui il soggetto attivo vuole procurare lesioni o percosse ma non la morte del soggetto passivo.

La condotta consiste nel comportamento di chi non rispetta le dovute cautele per:

• negligenza: quando il soggetto attivo non presta attenzione
• imprudenza: quando il soggetto non usa accortezza e prudenza
• imperizia: quando il soggetto non rispetta le dovute regole tecniche per incapacità o inettitudine

Il bene giuridico tutelato è il diritto alla vita della persona, il soggetto attivo può essere chiunque visto che si tratta di un delitto comune e il soggetto passivo è la persona viva (non è necessario che la persona sia anche vitale, la Legge tutela anche la persona in fin di vita).

Le pene

L’omicidio colposo è un reato procedibile d’ufficio, non occorre, cioè, una querela per avviare l’azione penale, è sufficiente la semplice “notizia criminis”. La pena base è la reclusione da 6 mesi a 5 anni, il reato risulta aggravato nel caso di:

• violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro: il datore di lavoro deve essere il garante del lavoratore avendo l’onere di adottare tutti gli strumenti utili e indispensabili per garantirne la sicurezza. La pena aggravata è la reclusione da 2 a 7 anni;
• esercizio abusivo di una professione per la quale occorre una speciale abilitazione dello Stato o in ambito sanitario. La pena aggravata è la reclusione da 3 a 10 anni;
• violazione delle norme della circolazione stradale, guida in stato di ebrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. La pena aggravata è la reclusione da 3 a 10 anni.

In caso di morte di più persone, si applica la disciplina del concorso formale di reati: viene inflitta la pena più grave delle varie violazioni commesse triplicata, senza però che questa superi i 15 anni di reclusione.

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