Chi, attraverso violenza o minaccia, costringe l’altro a fare, non fare oppure omettere qualcosa, traendone per sé un ingiusto vantaggio e arrecando un danno alla vittima, commette estorsione reato che la Legge punisce gravemente.
Chiunque può commettere questo reato (si tratta infatti di un reato comune), ma quando viene commesso da un incaricato di un pubblico servizio oppure da un pubblico ufficiale e c’è abuso di potere, va ad integrare un altro tipo di reato, la concussione, disciplinato dall’articolo 317 del Codice Penale.
Pur essendo classificato come delitto contro il patrimonio, l’estorsione reato va a ledere non soltanto l’ammontare economico del soggetto passivo, ma anche la sua libertà di autodeterminazione: il bene giuridico tutelato è, infatti, di natura plurioffensiva e ha come oggetto sia il patrimonio che la libertà di scelta. Il guadagno che il soggetto attivo riceve commettendo il reato quindi può essere, ma anche non essere portando altri tipi di vantaggi, di natura economica (positiva come quando si riceve una somma di denaro, o negativa come quando viene rimesso un debito). Al contrario, il danno deve necessariamente essere di natura patrimoniale.
L’estorsione reato richiede dolo generico, ossia la volontà di agire in modo illegittimo, poiché è proprio il conseguimento di un guadagno ai danni della vittima a rappresentare l’evento stesso del reato. Per configurare il reato la condotta deve necessariamente essere attuata con violenza o minaccia e tra queste e la costrizione della vittima deve esserci un rapporto strumentale ed eziologico.
Affinché l’estorsione reato si configuri la costrizione della vittima deve essere causata da violenza o minaccia, qualora queste ultime non vengano usate come mezzo per la coercizione non si configurerebbe il reato.
La norma recita:
“Chiunque mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da € 1.000 a € 4.000.
La pena è della reclusione da sette a venti anni e della multa da € 5.000 a € 15.000, se concorre taluna delle circostanze indicate nell’ultimo capoverso dell’articolo precedente.”
L’estorsione reato, quindi, è punito con la reclusione da 5 a 10 anni e la multa da € 1000 a € 4000. Esistono, però, particolari circostanze aggravanti che fanno passare la reclusione da 7 a 20 anni e la multa da € 5000 a € 15000:
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