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Omesso versamento ritenute: cos’è e quando è reato?

omesso versamento ritenute

Parliamo di sanzioni penali tributarie e nello specifico di mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali

Versare i contribuiti è un obbligo previsto dalla Legge per assicurare allo Stato le risorse necessarie a garantire ai lavoratori tutte le prestazioni appartenenti al sistema di protezione social. Il datore di lavoro che manca di farlo e non versa le trattenute sulle retribuzioni dei propri dipendenti commette il reato di omesso versamento ritenute. Il mancato versamento dei contribuiti assistenziali e previdenziali grava sul patrimonio dello Stato e rischia di mandare in crisi il sistema, per questo la Legge punisce severamente chi commette tale reato.

Disciplinato dall’articolo 10 bis del decreto legislativo numero 74 del 2000 che recita:

“È punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versa entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione annuale di sostituto di imposta ritenute dovute sulla base della stessa dichiarazione o risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituiti, per un ammontare superiore a centocinquantamila Euro per ciascun periodo d’imposta.”

Il reato di omesso versamento ritenute

Il reato di omesso versamento ritenute si configura quando il datore di lavoro non versa i contributi ai dipendenti per un ammontare pari o superiore a diecimila Euro annui entro il termine ultimo per il versamento (normalmente fissato al 16 del mese successivo). Si tratta di un reato proprio, commesso dal datore di lavoro che si consuma alla scadenza del termine ultimo di pagamento. 

Il bene giuridico che s’intende proteggere è il patrimonio statale e l’elemento soggettivo è il dolo generico che si manifesta con la scelta consapevole di non versare i contributi. In questo contesto, non è rilevante l’eventualità che il datore di lavoro attraversi un periodo economicamente difficile e decida destinare il suo denaro per far fronte a spese più urgenti (come saldare i debiti con i creditori ad esempio).

Il reato di omesso versamento ritenute è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con una multa fino a 1.032 Euro. A norma dell’articolo 157 del Codice Penale, il reato si prescrive in sei anni decorrenti dal momento della consumazione.

Quando l’omesso versamento ritenute non è reato

Con una Legge del 2016 è stata eliminata la sanzione penale indiscriminata, prevedendo la reclusione solo per i casi più gravi o i recidivi. Tale Legge, andando a favore del reo, è stata applicata anche alle sentenze precedenti al 2016 e non ancora eseguite.  Per quanto riguarda l’omesso versamento ritenute, qualora i contributi previdenziali e assistenziali non versati non superino i diecimila Euro annui, non verrà applicata una sanzione penale ma soltanto una sanzione amministrativa che varia dai diecimila fino ai cinquantamila Euro, in base alla gravità dell’omesso.  

Esclusione di punibilità

In alcuni casi, quando il datore di lavoro non versa i contributi ai suoi dipendenti, può richiedere la formula di esclusione di punibilità penale. Questo avviene quando:

  • non si superano i 10 mila Euro e il datore di lavoro non ha simili precedenti penali: per evitare la sanzione amministrativa, l’imprenditore dovrà garantire il versamento delle ritenute omesse entro tre mesi dalla contestazione o dalla notifica dell’avvenuto accertamento della violazione;
  • l’importo non versato supera di poco i 10 mila Euro, il datore di lavoro si può appellare alla “particolare tenuità”.

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