Bancarotta fraudolenta documentale: la Suprema Corte di Cassazione accoglie nuovamente la tesi difensiva dell’avvocato Lorenzo Magnarelli

Reato bancarotta fraudolenta
Reato bancarotta fraudolenta: una guida completa
Agosto 26, 2024
Il giudizio rescissorio conferma la tesi difensiva dell’Avv. Magnarelli: riformata la sentenza di condanna. Imprenditore assolto
Agosto 30, 2024

Bancarotta fraudolenta documentale: la Suprema Corte di Cassazione accoglie nuovamente la tesi difensiva dell’avvocato Lorenzo Magnarelli

Così come già verificatosi a settembre del 2023, quando la Corte di Cassazione accoglieva il ricorso presentato dall’Avv. Lorenzo Magnarelli nell’interesse di un noto imprenditore italiano ed annullava la sentenza di condanna alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta documentale specifica che la Corte di Appello di Milano aveva in precedenza confermato sulla pronunzia in primo grado del Tribunale meneghino, recentemente, la Corte di Cassazione pronunciandosi su un altro ricorso presentato dall’Avv. Lorenzo Magnarelli ha accolto nuovamente lo stesso.

Questo l’esito del Giudizio di legittimità svolto dalla Quinta Sezione Penale del Supremo Consesso relativo ad un imprenditore milanese operante nel settore immobiliare condannato alla pena di 3 anni di reclusione per un’ipotesi di bancarotta fraudolenta documentale specifica.

L’Avv. Lorenzo Magnarelli, è stato incaricato ad hoc, dal proprio assistito soltanto per il grado di legittimità, ed ha proposto al Supremo Consesso una tesi difensiva basata sull’assenza di dolo specifico, postulato dalla bancarotta fraudolenta documentale specifica, emergente dal corredo motivazionale della sentenza impugnata.

L’accoglimento del ricorso evidenzia, quindi, un punto di diritto molto importante in materia poiché risolve, nel caso di specie, la tensione giuridica che era stata sancita dalla Corte di Appello di Milano con una dichiarazione di dolus in re ipsa evidentemente incompatibile con l’accertamento dell’elemento soggettivo del tipo legale in ipotesi di accusa.

Ed, infatti, l’elemento psicologico della bancarotta fraudolenta documentale specifica rispecchia la strumentalità dello stesso e con esso, quindi, la necessità della presenza di un disegno di spoliazione dei creditori dovendo l’attività di soppressione ricollegarsi, teleologicamente, quale strumento per eseguire manovre di diminuzione dell’attivo, di gonfiamento del passivo o di elusione di azioni di recupero.

Pertanto, il dolo specifico necessario per la bancarotta fraudolenta documentale specifica, si individua nell’intento del soggetto attivo di assicurarsi le frodi predisposte evitando che siano appresi dagli organi fallimentari i beni che egli ha tentato di sottrarre mediante storno di attività o simulazione di passività inesistenti e nel quale, quindi, lo scopo di profitto è il proposito di sfuggire alle sanzioni penali riconducibili al proprio operato illecito.

La sentenza impugnata della Corte di Appello di Milano, diversamente, in relazione al caso di specie, era sfornita, anche dalla prospettiva del travisamento della prova, dell’apparato argomentativo necessario ad illustrare tutti gli elementi che devono necessariamente vestire il dolo specifico della bancarotta fraudolenta documentale specifica.

Con l’accoglimento del ricorso gli atti sono stati restituiti ad una diversa Sezione della Corte di Appello di Milano che ora dovrà quindi curare il giudizio rescissorio