condanna per bancarotta fraudolenta conseguenze
Condanna per bancarotta fraudolenta conseguenze gravi
Maggio 30, 2022
Fatture false
Fatture false: cosa si rischia?
Giugno 17, 2022

Tentata estorsione: quando si configura?

tentata estorsione

Parliamo del reato di estorsione, disciplinato dall’art 629 CP, e del tentativo di estorsione

Chiunque ottiene un ingiusto profitto per sé costringendo altri, per mezzo di minaccia o violenza, a fare, non fare oppure omettere qualcosa, arrecandogli un danno, commette il reato di estorsione. Quando, però, nonostante sia stata posta in essere la condotta criminosa, l’evento non si verifica, indipendentemente dall’intenzione del soggetto attivo, si configura la tentata estorsione. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questo argomento, partendo dal reato di estorsione.

L’estorsione

L‘estorsione è un reato comune, ossia chiunque può commetterlo, classificato come reato contro il patrimonio ma di natura plurioffensiva: il reo, infatti, attraverso le sue azioni non va a ledere solo l’ammontare economico della sua vittima, ma anche la sua libertà di autodeterminazione. Per far sì che si verifichi l’estorsione è necessario il dolo generico, è infatti il conseguimento stesso del guadagno ai danni del soggetto passivo a configurare il reato. Questo può essere di di natura economica. Il danno deve invece esserlo necessariamente.

Perché si verifichi il reato di estorsione la condotta del soggetto attivo deve essere attuata con violenza o minaccia e deve esserci un rapporto eziologico e strumentale tra queste e la costrizione del soggetto passivo. Qualora la coercizione della vittima venga fatta senza usare la minaccia o la violenza, il reato non si configura.

  • La minaccia avviene quando si prospetta alla vittima un male ingiusto, implicitamente o esplicitamente, in modo da costringerla a fare o non fare qualcosa.
  • La violenza deve essere usata senza coartare totalmente la volontà della vittima, lasciandogli cioè la possibilità di scegliere se cedere o meno all’estorsione.

La tentata estorsione

L’estorsione è un reato di evento ossia un illecito che prevede il verificarsi di un evento separato dall’azione criminale e da questa causato; è quindi possibile che si configuri il tentativo. La tentata estorsione, quindi, avviene quando il soggetto attivo pone in essere le azioni tipiche dell’estorsione senza riuscire a conseguirne un vantaggio per sé o un danno per la vittima. Avviene cioè quando l’attività criminosa si interrompe indipendentemente dalla volontà del reo. 

La Corte di Cassazione ha decretato che per poter parlare di tentata estorsione occorre che la condotta venga ritenuta idonea ad integrare il reato e che quindi per attuare la coercizione della vittima vengano utilizzate la minaccia o la violenza.

In questa ipotesi di reato il tentativo può essere:

  • compiuto quando il reo non ottiene guadagno pur avendo portato a termine la sua azione criminosa, come ad esempio quando viene arrestato prima di ricevere il denaro della vittima;
  • incompiuto quando l’azione criminosa non viene pienamente portata a termine, come ad esempio quando una lettera minatoria viene intercettata dalla polizia prima di arrivare nelle mani della vittima.

Le pene

L’estorsione è punita con la reclusione da 5 a 10 anni e la multa da € 1000 a € 4000, la tentata estorsione è punita con la pena minima diminuita di un terzo, quindi tre anni e quattro mesi.

In particolari circostanze la pena è la reclusione da 7 a 20 anni e la multa da € 5000 a € 15000:

  • in caso di utilizzo di armi da parte di una persona travisata o da più persone insieme;
  • nel caso in cui, attraverso la violenza, si induce qualcuno in stato di incapacità di agire o volere;
  • quando il soggetto attivo appartiene ad un’associazione mafiosa;
  • quando il fatto è commesso nell’abitazione o in luoghi che ostacolano la pubblica o privata difesa, oppure all’interno di un mezzo di trasporto pubblico;
  • quando il reato viene commesso ai danni di chi fruisce o ha appena fruito dei servizi di banche, uffici postali o sportelli automatici per il prelievo di denaro;
  • quando il reato è ai danni di un soggetto ultra sessantacinquenne.

Se sei stato accusato di tentata estorsione affida la tua difesa agli esperti

Se cerchi un professionista altamente competente a cui affidare la tua difesa in caso di accusa di tentata estorsione richiedi subito una consulenza allo Studio Legale Magnarelli. Le sedi sono a Milano, Roma, Mestre, Latina e Sonnino, ma l’Avvocato Magnarelli non ha connotazioni territoriali di limitazione e opera su tutto il territorio nazionale.