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Reato di bancarotta fraudolenta per distrazione: cosa sapere

Reato di bancarotta fraudolenta per distrazione

Parliamo della bancarotta fraudolenta, art 216 Legge Fallimentare

Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è una delle forme più gravi di illecito fallimentare previsto dal diritto penale italiano. Si configura quando l’imprenditore, durante o prima del fallimento della sua impresa, sottrae beni o risorse dall’attività con l’intento di danneggiare i creditori, compromettendo la possibilità di soddisfare i loro diritti.

Dice la norma:

“È punito con la reclusione da tre a dieci anni, se è dichiarato fallito, l’imprenditore, che:

  1. ha distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni ovvero, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori”

In questo articolo esploreremo il significato del reato, gli elementi costitutivi e le pene previste dalla legge.

Cos’è la bancarotta fraudolenta per distrazione

La bancarotta fraudolenta per distrazione è disciplinata dal Regio Decreto n. 267/1942 (Legge Fallimentare), in particolare dall’articolo 216. Questa forma di bancarotta si verifica quando l’imprenditore fallito, con dolo, distrae beni o somme dall’attività aziendale, sottraendole al patrimonio destinato a soddisfare i creditori.

La distrazione consiste nell’allontanamento ingiustificato di beni dall’impresa, per esempio attraverso vendite simulate, trasferimenti illeciti di risorse a terzi o l’utilizzo personale di risorse aziendali senza motivazioni legate all’attività d’impresa.

Nello specifico possiamo distinguere diversi comportamenti, tutti accomunati dalla volontà di violare le garanzie patrimoniali dei creditori:

  • la distrazione: quando ai beni aziendali viene data una destinazione diversa da quella imposta dalla norma;
  • occultamento: quando i beni dell’impresa vengono materialmente nascosti;
  • dissimulazione: quando si induce i creditori a credere che i beni aziendali appartengano ad altri;
  • distruzione: quando i beni aziendali vengono distrutti al fine di non pagare i creditori;
  • dissipazione: quando i beni dell’impresa vengono volontariamente sperperati.

Elementi costitutivi del reato

Affinché si configuri il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, devono essere presenti alcuni elementi essenziali:

  • il fallimento dell’impresa: la bancarotta può essere contestata solo se l’imprenditore è dichiarato fallito, quindi il reato presuppone l’apertura di una procedura fallimentare;
  • l’atto distrattivo: deve esserci stata una sottrazione di beni o risorse dal patrimonio aziendale senza una giustificazione economica valida;
  • il dolo specifico: l’imprenditore deve aver agito con l’intenzione di danneggiare i creditori o di perseguire un interesse personale, consapevole delle conseguenze delle sue azioni;
  • il nesso causale: le azioni distrattive devono aver provocato un danno concreto al patrimonio dell’impresa, compromettendo la possibilità di soddisfare i creditori.

Le sanzioni per la bancarotta fraudolenta per distrazione

Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è punito con pene particolarmente severe. L’articolo 216 della Legge Fallimentare prevede infatti la reclusione da 3 a 10 anni, l’interdizione dai pubblici uffici e l’impossibilità di esercitare attività imprenditoriali per un periodo determinato.

Le pene possono essere aumentate in caso di circostanze aggravanti, come:

  • la distrazione di beni di ingente valore
  • la reiterazione delle condotte illecite

In base all’articolo 157 del Codice Penale, la prescrizione scatta decorso il tempo corrispondente al massimo della pena stabilita dalla Legge, quindi dopo 10 anni dalla sentenza.

L’importanza di affidarsi a un avvocato esperto

Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è complesso e richiede un’approfondita conoscenza del diritto fallimentare e penale. Un avvocato penalista esperto in reati economici è fondamentale per analizzare la documentazione aziendale e individuare eventuali errori nelle contestazioni; elaborare una strategia difensiva personalizzata basata sulle peculiarità del caso e rappresentare efficacemente il cliente in sede giudiziaria, difendendolo da accuse che potrebbero compromettere la sua libertà e reputazione.

Se sei coinvolto in un procedimento per bancarotta fraudolenta per distrazione, è essenziale affidarti a un professionista con esperienza comprovata in casi complessi. L’avvocato Lorenzo Magnarelli, penalista e cassazionista, ha difeso con successo numerosi imprenditori in procedimenti per bancarotta, analizzando nel dettaglio ogni caso per costruire la strategia difensiva più efficace.

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