Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è una delle forme più gravi di illecito fallimentare previsto dal diritto penale italiano. Si configura quando l’imprenditore, durante o prima del fallimento della sua impresa, sottrae beni o risorse dall’attività con l’intento di danneggiare i creditori, compromettendo la possibilità di soddisfare i loro diritti.
Dice la norma:
“È punito con la reclusione da tre a dieci anni, se è dichiarato fallito, l’imprenditore, che:
In questo articolo esploreremo il significato del reato, gli elementi costitutivi e le pene previste dalla legge.
La bancarotta fraudolenta per distrazione è disciplinata dal Regio Decreto n. 267/1942 (Legge Fallimentare), in particolare dall’articolo 216. Questa forma di bancarotta si verifica quando l’imprenditore fallito, con dolo, distrae beni o somme dall’attività aziendale, sottraendole al patrimonio destinato a soddisfare i creditori.
La distrazione consiste nell’allontanamento ingiustificato di beni dall’impresa, per esempio attraverso vendite simulate, trasferimenti illeciti di risorse a terzi o l’utilizzo personale di risorse aziendali senza motivazioni legate all’attività d’impresa.
Nello specifico possiamo distinguere diversi comportamenti, tutti accomunati dalla volontà di violare le garanzie patrimoniali dei creditori:
Affinché si configuri il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione, devono essere presenti alcuni elementi essenziali:
Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è punito con pene particolarmente severe. L’articolo 216 della Legge Fallimentare prevede infatti la reclusione da 3 a 10 anni, l’interdizione dai pubblici uffici e l’impossibilità di esercitare attività imprenditoriali per un periodo determinato.
Le pene possono essere aumentate in caso di circostanze aggravanti, come:
In base all’articolo 157 del Codice Penale, la prescrizione scatta decorso il tempo corrispondente al massimo della pena stabilita dalla Legge, quindi dopo 10 anni dalla sentenza.
Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione è complesso e richiede un’approfondita conoscenza del diritto fallimentare e penale. Un avvocato penalista esperto in reati economici è fondamentale per analizzare la documentazione aziendale e individuare eventuali errori nelle contestazioni; elaborare una strategia difensiva personalizzata basata sulle peculiarità del caso e rappresentare efficacemente il cliente in sede giudiziaria, difendendolo da accuse che potrebbero compromettere la sua libertà e reputazione.
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